
Sono il virus.
Tu ti muovi nell’acqua. Tra le onde di ciò che sta sotto di te.
E così apri gli occhi e scopri che sei più veloce di chi non si preoccupa della velocità.
Allora? Schizzi linee e confini senza lieto fine.
Non sopporti più quella porta chiusa.
Punge questa tua immensa fragilità.
Sono il virus senza risposte.
Deciditi a riprenderti le ombre che hai lasciato per strada nelle migliori giornate di sole.
Per il resto, va tutto bene così.
Ah quasi scordavo: il tuo viaggio in Messico verrà rimandato.
Guai a te se ti azzardi a parlare di sfortuna!